2023: Scegliere, Pianificare e raggiungere gli obiettivi

Indice degli argomenti

Definire pianificare e raggiungere gli obiettivi

È arrivato quel momento dell’anno: quello in cui si tirano le somme degli obiettivi raggiunti nell’anno precedente e si definiscono quelli dell’anno che sta iniziando.

In questo articolo voglio condividere con voi il metodo che utilizzerò quest’anno per pianificare i nuovi obiettivi e anche come farò a tenerne traccia.

La pianificazione degli obiettivi è una cosa che faccio ogni anno, e qui puoi trovare anche altre risorse.

Negli anni sperimento, studio e quindi ecco qui il metodo che userò per scegliere, pianificare e raggiungere gli obiettivi di quest’anno.

1. Come è andato l’anno precedente mese per mese

Prima di fissare gli obiettivi per il nuovo anno, quello che di solito faccio è fare un’analisi di ciò che ho raggiunto e di quello che invece non sono riuscita a raggiungere nell’anno precedente.

Se per caso lo scorso anno hai già fatto un’analisi o una pianificazione dei tuoi obiettivi, è il momento di andare a riprenderla e di controllare i risultati raggiunti.

Quello che faccio, è andare un po’ a ritroso e in questo mi viene molto d’aiuto sicuramente il digitale: vado a vedere i video che ho registrato, le fotografie che ho scattato e anche tutto il diario, sia esso in formato cartaceo che digitale, dello scorso anno.

In un primo momento faccio un riassunto mensile: con una sola frase riassumo ogni mese quello che quel mese mi ha lasciato.

Ad esempio GENNAIO 2022 per me è stato

“Amici che partono e amici che arrivano. Scoprire relazioni profonde e affinità di pensieri”.

Pur essendo io una persona molto digitale, questo lavoro mi piace farlo su carta e solo in una seconda fase, poi, passo al digitale.

Un altro esempio è stato Giugno, quando sono rientrata in Italia: un mese per me emotivamente complesso.

È stato un forte momento di cambiamento in cui ho messo a confronto due vite che stavo portando avanti.

Non tutti i mesi sono stati ovviamente così stressanti.

Ce ne sono stati alcuni nei quali prevalso un aspetto più che positivo.

2. Analisi obiettivi: cosa ho raggiunto e lezioni imparate

In questa prima fase faccio anche un’analisi degli obiettivi che mi ero prefissata all’inizio dell’anno:

  1. se ho raggiunto l’obiettivo cerco di capire quali sono stati gli elementi che mi hanno permesso di farlo
  2. se nn ho raggiunto l’obiettivo che faccio un’analisi sul motivo:
    • Mi sono data degli obiettivi troppo grandi?
    • Ci sono state delle condizioni che mi hanno impedito di raggiungerli?
    • Oppure ci sono state delle ulteriori motivazioni?

Questo mi servirà per capire come e cosa poter cambiare del mio approccio per poter raggiungere l’obiettivo.

E quindi quello che potrebbe sembrare un fallimento diventa per me una “lezione imparata“.

3. Pulizia, ordine e decluttering

Prima di pianificare i nuovi obiettivi e il percorso che voglio fare nell’anno, mi fermo ancora un attimo e faccio pulizia e ordine.

Questo sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista digitale.

Negli ultimi anni ho sposato sempre di più un atteggiamento minimalista, cioè mi sono sbarazzata di tutte le cose che non mi servono più.

Per poter far entrare delle cose nuove all’interno della mia vita e anche del mio lavoro ho bisogno di fare spazio.

E questo spazio non può esistere, sia fisicamente che mentalmente, se prima non mi libero di cose che non mi servono più.

Eliminare oggetti poco utilizzati

Mi sono sbarazzata di tantissimi oggetti che non utilizzavo più.

Alcuni li ho venduti, altri li ho regalati.

E ne ho anche approfittato per sistemare delle cose che erano rimaste in sospeso.

Tutto ciò che rimane in sospeso, che non viene comunque concluso, rimane in uno spazio del nostro cervello, in background, e anche se non ce ne rendiamo conto, ci porterà via un po’ più di energia che invece ci potrebbe servire per nuovi obiettivi che riteniamo decisamente più interessanti.

Non mi sono mai ritenuta una persona particolarmente ordinata, ma negli anni ho capito che avere degli spazi ordinati intorno a me, mi aiuta a essere più organizzata e più disciplinata anche nei miei pensieri.

Concludere lavori in sospeso

A casa ho fatto dei piccoli lavori che avevo intenzione di fare da parecchio tempo. Ora la lista di “cose da fare è ridottissima.

E tutto questo mi fa sentire decisamente più leggera.

Pulizia digitale dei file

La stessa tipologia di approccio lo utilizzo anche per quanto riguarda il digitale.

Foto e video del cellulare

Parto dal mio iPhone e vado a selezionare tutti quei video che utilizzo per fare dei reel o dei TiKTok o tutte quelle fotografie che utilizzo solo in quel momento che poi non mi servono più.

Li vado a selezionare tutti insieme e poi a cancellare.

Sul Mac vado a fare la pulizia del desktop.

Molto spesso, per velocizzare, faccio degli screenshot e li salvo direttamente sul desktop.

Seleziono tutto ciò che davvero non mi serve e lo sposto direttamente nel cestino. Cioè se ci sono dei file che mi interessa conservare, li sposto nelle cartelle corrette,in questo modo anche il lavoro diventa organizzato e sarà più facile trovare quello che mi serve.

Cartella Temporaneo

Non so se capita anche a te, ma io ho sul mio computer una cartella che ho chiamato “temporaneo”.

È una cartella che ho creato io per salvare tutti i file che mi servono solo temporaneamente, ma molto spesso poi me ne dimentico, e diventa quasi definitiva.

Anche qui adotto la stessa tecnica: vado a cancellare tutto ciò che non mi serve, e di solito quello che all’interno di questa cartella non necessita di altri spostamenti.

Quindi cancello e sposto tutto nel cestino.

Cartella Download

Dopo la cartella temporanea, passo anche alla cartella di download, cartella che utilizzo per scaricare qualsiasi cosa da internet.

Seleziono tutto e lo sposto direttamente nel cestino.

Cestino

E una volta finite tutte le pulizie, è il momento di andare a svuotare completamente il cestino, perché anche questo ancora occupa spazio all’interno del computer. Con tutte queste operazioni lo spazio che poi si libera sul computer diventa consistente.

Questa è un’operazione che dovrebbe essere fatta, magari più spesso, anche una volta al mese, perché le performance poi dei nostri device diventano migliori.

4. Cosa voglio lasciare andare

Molto legato al decluttering e al fare ordine pulizia, ragiono su quello che voglio “lasciare andare” dell’anno precedente.

Dopo aver fatto un’analisi dell’anno appena trascorso, mi rendo conto che ci sono degli atteggiamenti miei che non voglio portare avanti anche in questo anno.

Mi sono resa conto che molte volte mi capita di legarmi a delle persone, a delle relazioni, sia in ambito personale che in ambito lavorativo, anche quando capisco che non c’è un modo di proseguire perché le direzioni sono completamente diverse o magari non c’è allineamento nei valori.

Questo è un mio atteggiamento che non voglio replicare, è una cosa che voglio lasciare andare.

Un’altra cosa che voglio smettere di fare è quella di ascoltare i pareri di persone che non solo non mi conoscono, ma che non hanno raggiunto i risultati che voglio raggiungere io.

Vanno benissimo i suggerimenti, ma se voglio essere efficace ha senso seguire dei consigli, o fare delle mentorship, solo con delle persone che effettivamente sono dove vorrei essere io tra un anno.

E siccome invece tra le cose che voglio portare con me nel 2023 c’è ancora più formazione, voglio continuare a crescere come persona e come professionista, sono andata a selezionare, sulla base dei valori e dei risultati, i corsi, i professionisti e le persone che voglio frequentare maggiormente quest’anno.

5. Tema dell’anno

Mi piace per ogni anno avere un tema principale, uno o anche più temi che mi possano fare da linea guida per l’intero anno.

Un paio di anni fa per me era stato l’anno del sì, ovvero avevo detto di sì a tutte le nuove iniziative che mi venivano proposte.

E questo se da una parte mi ha permesso di aprirmi a idee, attività e anche persone che non avrei potuto sperimentare in altro modo, dall’altro lato ha disperso un po’ le mie energie.

E infatti l’anno successivo è stato poi l‘anno del no, dove mi sono più concentrata su me stessa, sul mio sentire, e su quello che io avrei voluto realizzare maggiormente come persona.

Probabilmente tutto questo si è visto anche nella mia trasformazione e potrei dire anche nella mia crescita personale.

In questo mio percorso alcune delle persone, anche dei follower sui social, non si sono più riconosciuti, infatti le ho perse.

Questa fase di transizione e di cambiamento, è stata molto importante per me.

È vero che i numeri sono cambiati e diminuiti ma le persone che adesso mi seguono sono decisamente più allineate con me e con quello che propongo adesso.

Proprio per questo l’obiettivo di quest’anno sarà per me puntare maggiormente sulle “relazioni” e anche molto di più sull'”equilibrio“.

6. La ruota della vita

E a questo punto veniamo alla pianificazione degli obiettivi dell’anno.

A me piace partire dalla Ruota della Vita, che è uno strumento che non conoscevo negli anni precedenti e che ho scoperto lo scorso anno.

L’ho molto personalizzato, l’ho introdotto anche all’interno del mio percorso We Only Live Once, perché lo trovo uno strumento molto semplice di fare un’autovalutazione da cui poi partire per fare delle riflessioni.

7. Definire due obiettivi

Guardando i voti che mi sono data nella mia ruota della vita, capisco quali sono le due aree sulle quali voglio puntare maggiormente.

Quello che ti consiglio di fare è di non andare a scegliere troppi obiettivi, perché quello di cui mi sono resa conto, è che avere troppi obiettivi disperde la nostra forza e la nostra energia e quindi non riusciamo a essere così efficaci.

Scegliendo solo due obiettivi, invece, permette di avere un’azione molto più mirata e probabilmente di riuscire a portarli a termine.

E anche in questo caso io scelgo un obiettivo principale per quanto riguarda l’ambito lavorativo, e uno per l’ambito personale.

Questo perché questi due mondi sono sempre correlati: all’interno del nostro lavoro portiamo anche ciò che proviamo e sperimentiamo nella vita personale, e nella vita personale poi ci trasciniamo le problematiche o i successi nell’ambito lavorativo.

Obiettivi trimestrali intermedi

Scelgo i macro obiettivi da raggiungere a fine anno e poi vado a dividerli in trimestri.

Su Notion, un tool che utilizzo tantissimo, e di cui ho parlato molto spesso, ho trovato un template incredibile per poter scrivere e tener sotto controllo gli obiettivi.

Lo sto ancora personalizzando.

Template Notion obiettivi

Io sto andando a lavorare sugli obiettivi dei quadrimestri.

Ho inserito anche una vision board, cioè degli elementi visivi che mi permettono in pochissimi istanti di guardare solo l’immagine per capire quale sia l’obiettivo del quadrimestre.

All’interno poi di ogni quadrimestre si possono inserire obiettivi mensili.

Poi ho aggiunto anche la lista dei risultati raggiunto e la lista degli errori, in modo da poter fare poi delle considerazioni successive.

Oltre ai goal del quadrimestre nel template, c’è un tracker giornaliero con tutte le abitudini.

8. Azioni concrete per ogni obiettivo

Dopo aver definito gli obiettivi, stabilisco un vero e proprio PIANO D’AZIONE attraverso azioni concrete.

Per ognuno dei miei due obiettivi vado segnarmi quattro azioni concrete:

1. Che cosa voglio smettere di fare, che mi allontana dal mio obiettivo

2. Che cosa voglio iniziare a fare, perché mi avvicina al mio obiettivo

3. Che cosa voglio fare di più di quello che già sto facendo, perché mi sono resa conto che effettivamente mi aiuta

4. Che cosa invece voglio fare di meno, perché anche in questo caso mi allontana.

9. Definire una scadenza o no?

Come ho detto all’inizio per me fissare le tempistiche e le scadenze per raggiungere i miei obiettivi, è stato un po’ deleterio l’anno passato.

Concentrandomi e focalizzandomi troppo sul tempo in cui volevo raggiungere un goal, ho perso di vista gli step che avrei dovuto eseguire.

E questo ha instaurato un meccanismo di fretta e di conseguenza anche la costruzione del mio obiettivo finale si è fondato su basi per nulla solide.

Ho fatto tesoro dei miei errori (lesson learned) e ho deciso comunque di associare l’obiettivo a un fattore temporale, ma di concentrarmi maggiormente sul passo successivo.

Next Step.

Voglio concentrarmi ancora di più su ogni singola e piccola azione. Questo ovviamente senza attendere il perfezionismo.

Questo funziona per me.

C’è chi invece si sente decisamente molto più motivato se ha un fattore tempo in scadenza perché sotto stress, probabilmente lavora molto meglio. È difficile sapere a priori quello che funzionerà meglio per noi.

10. Tieni un diario

Uno dei consigli che viene dato quando si parla di crescita personale e anche di pianificazione degli obiettivi, è quello di tenere un diario.

Tenere un diario aiuta a tenere traccia di tutti i passi che stiamo facendo, ci permette di fare delle valutazioni e delle analisi (mensili o anche per quadrimestre) e soprattutto giorno per giorno ti dà la possibilità di prenderti il giusto tempo per riflettere su quello che è successo durante la giornata, di scrivere catturando l’emozione e le sensazioni e non solo le azioni compiute.

Io tutto questo lo faccio da anni.

Quest’anno poi mi sono creata il mio diario personale, “Il Diario di Wolo” che trovi  all’interno del percorso di We Only Live Once, e che adesso ho anche pubblicato separatamente.

E tu come pianifichi gli obiettivi dell’anno?

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