Oggi mentre mi trovavo in macchina osservavo altre persone in coda attorno a me.
Quando si è alla guida si fa un po’ di tutto, quasi distrattamente: si cambia la stazione radio, si canta a squarciagola, si rispondere al telefono (con auricolare o comandi vocali!!!), si mangia una mela, si beve un caffè. E il classico stereotipo delle donne che si truccano al semaforo? Quasi quasi lo dimenticavo.
Ho ripensato a quando ho imparato a guidare. Mi sono seduta al posto di guida per la prima volta, cintura di sicurezza allacciata e… P A N I C O assoluto!
Ti ricordi ancora la tua prima ora di scuola guida?
Infila la chiava, ruotala, ricordati la marcia, il piede sulla frizione e l’altro sull’acceleratore. Alza uno e schiaccia l’altro, insieme, veloce, si spegne. Riprova. E poi metti la marcia guarda lo specchietto non dimenticare la freccia nessun rumore che mi distrae cellulare nel bagagliaio…
Un bagno di sudore per un’unica ora di scuola guida!!!
E adesso? A volte sono così immersa nei miei pensieri che arrivo a destinazione senza essermi accorta. E tutti quei gesti che anni fa mi sembrava impossibile poter memorizzare, li ho compiuti, perfetti e sincronizzati. Senza alcun problema.
Ho quindi riflettuto su come una azione, che anni fa mi pareva impossibile e complicata, oggi sia invece una routine a cui neppure dedico attenzione.
Zona di comfort e panico
Quando inizi una nuova attività di qualsiasi genere (una attività sportiva, un nuovo hobby, un lavoro mai eseguito, parlare in pubblico…), non hai le capacità e le competenze per svolgerla al meglio.
La sensazione che ti pervade è di inadeguatezza e di incapacità. E, nonostante l’entusiasmo, a volte capita che tutto questo fastidio si trasformi in un vero e proprio panico.
E questo sentimento spaventa!
Se non adeguatamente controllato e gestito, invece di portare a risultati positivi, il panico ci porta a regredire e tornare a chiuderci nel nostro guscio o zona di comfort. E questo porta alla staticità e immobilità.
Gestire il cambiamento
Ogni giorno riceviamo un numero elevato di stimoli esterni. Il nostro cervello è in grado di selezionarli e catalogarli a seconda delle necessità. Il cervello ha una incredibile capacità: quella di modificarsi nel corso della vita di una persona attraverso il processo di apprendimento.
È un processo fondamentale: definisce lo sviluppo cognitivo, quello che permette i nostri cambiamenti.
Il cambiamento è una evoluzione della nostra vita, una trasformazione.
Ma come gestire quindi il cambiamento in maniera positiva senza ritrovarsi nel panico?
Che cosa fare?
- Preparazione. Prima di tutto ci si deve preparare. Studia, analizza, preparati. Se devi parlare in pubblico, memorizzare il testo renderà la tua performance più semplice perché non dovrai pensare al discorso e il cervello potrà concentrarsi su altri dettagli.
- Pratica. Non è sufficiente essere preparati sul piano teorico. Devi agire. Non basta eseguire un compito una sola volta per esserne capace.
- Ripetizione. Provare e riprovare renderà ogni volta più semplice l’azione.
- Abitudine. L’allenamento rende sempre più facile la singola azione, la semplifica fino a che diventa automatica. E’ questo il momento per passare al compito successivo.
- Comincia con compiti facili. Se vuoi correre la maratona di New York, non puoi partire dalla distanza di 42 km, dovrai iniziare a correre le corse di 5 km. Dividi la tua attività in step più semplici.
Come hai imparato a guidare?
Torniamo all’esempio della guida.
Dopo la prima ora di lezione, ne sono susseguite altre. Hai ripetuto I vari gesti due, tre, decine e centinaia di volte. Fino a che non hai dovuto più pensare per compiere un’azione. Questa continua ripetizione ha trasformato l’incapacità di eseguire una azione, in una abitudine.
La gestualità è passata dal consciamente inabile all’inconsciamente abile.
Attraverso l’esperienza continuativa, i dati passano a livello inconscio creando la nostra memoria.
Le nostre sinapsi, ovvero il luogo di contatto funzionale tra due neuroni, artefici della trasmissione di informazioni sotto forma di segnali elettrici, a questo punto prendono il nostro comportamento ripetuto e lo trasformano in abitudine.
A questo punto hai acquisito una nuova capacità, la padroneggi.
Niente più panico.
E la tua zona di comfort si è allargata. Sei passato alla zona di apprendimento.
E sei pronto per una nuova sfida!