Anche tu alla fine hai ceduto e hai scelto i buoni propositi da portare avanti nel nuovo anno?
Cos’è il quitter’s Day
Hai mai sentito parlare del “Quitter’s Day”?
Il Quitter’s Day è il risultato ottenuto da una ricerca condotta da Strava, nota applicazione per il monitoraggio delle prestazioni della corsa, utilizzando oltre 800 milioni di attività registrate dagli utenti.
Questo giorno, che corrisponde al secondo venerdì di gennaio, è il giorno in cui si è scoperto vengono abbandonati i buoni propositi del nuovo anno.
Spesso il primo gennaio, così come il lunedì della settimana, viene infatti spesso scelto come un nuovo simbolico inizio.
Perché si abbandonano i buoni propositi
La forte motivazione di Capodanno, spinge a voler raggiungere grandi traguardi, purtroppo resiste poco oltre la Befana.
Bastano dunque meno di due settimane per vedere cadere a picco le prestazioni.
Diverse sono le motivazioni.
Mollare, nel contesto del Quitter’s Day, però non è affatto sinonimo di fallimento.
È una parte naturale del processo di definizione degli obiettivi.
Il passaggio dall’eccitazione all’abbandono è influenzato da fattori come aspettative irrealistiche, pressioni esterne e anche, non meno importante, la tendenza umana a resistere al cambiamento.
Perché proprio di questo di tratta: non basta scegliere un obiettivo, si deve anche capire come progettare un cambiamento e avere la costanza, e la pazienza, che le nuove azioni e abitudini, portino al risultato.
Un primo grande passo è prendersi qualche minuto per scegliere correttamente gli obiettivi, e limitarsi al massimo a due settori per non disperdere risorse ed energie.
Una cosa che faccio sempre fare all’inizio di un percorso con me è quello di scrivere al se stesso del futuro.
L’atto di scrivere dà il tempo necessario per riflettere e lasciarsi andare anche alle emozioni che scaturiscono dall’immaginarsi nel futuro, nel momento di raggiungimento dell’obiettivo.
Più questa immagine sarà viviva e carica di dettagli (colori, emozioni, odori, suoni ecc) più il nostro cervello inizierà a produrre la chimica ad essa legata e inizierai a mettere in atto le azioni per portarti in quel futuro.
E potrai dimenticarti del Quitter’s Day.
Nel video ti suggerisco due tool (più uno) per scrivere al te stesso del futuro, proprio con questa modalità: