Quanto sei capace di comunicare? Mettiti alla prova con un gioco di comunicazione!
Quanto sei in grado di trasmettere in maniera efficace il tuo pensiero a chi hai di fronte?
Quante volte ti capita di essere frainteso, di sentirti dire che non sei stato chiaro/a oppure anche di leggere nell’espressione facciale del tuo interlocutore un grosso, enorme, punto di domanda?
Il telefono senza fili
Quando si tratta di comunicazione non è tanto importante quello che tu dici, quello che è invece fondamentale è ciò che arriva al tuo interlocutore!
Te lo ricordi il famoso gioco del “telefono senza fili” che si faceva da bambini?
Il gioco era questo: ci si mette in cerchio o in fila.
Una persona dice una frase, spesso senza senso, una volta sola, nell’orecchio al suo vicino in modo che nessun altro possa sentirlo. Questo lo dice alla persona successiva e così via fino alla fine.
A questo punto l’ultima persona ripete ad alta voce la frase che ha capito e si mette al confronto con quella iniziale.
Il gioco diventa spesso esilarante perché si basa sul fraintendimento e sulla incomprensione. La frase all’inizio del percorso non è mai la stessa che si ritrovava in fondo, dopo essere passata di persona in persona, di orecchio in orecchio.
Come valutare la propria capacità comunicativa?
E allora come mettersi alla prova? Come poter capire quanto siamo capaci di comunicare correttamente?
Il gioco che leggerai nelle prossime righe è un gioco che spesso propongo in aula durante i corsi di comunicazione, perché attraverso il divertimento e l’esperienza in prima persona si impara e si ricorda tantissimo.
Questo gioco di comunicazione è in tre step successivi, attraverso i quali imparare e poi trarre delle considerazioni finali.
Alla fine di ogni step fermati e in gruppo ragionate su cosa è stato fatto bene e i punti che potevano essere migliorati.
E adesso… giochiamo
Giocare con la comunicazione: cosa ti serve?
Serve un gruppo di persone, almeno 5. Non c’è un limite massimo ma l’ideale sarebbe non essere più di una ventina.
Ogni persona avrà un foglio, quadrettato, una penna o una matita.
Ti proporrò tre step diversi con difficoltà crescente.
Affrontane uno alla volta senza andare subito alla fine.
In fondo sarebbe un po’ come sfogliare un thriller e saltare alla fine per scoprire l’assassino…
1. Primo step del gioco di comunicazione
In questo primo step ti mostrerò un disegno, lo potrai vedere solo tu e per tutto il tempo che ti serve. Se possibile, rivolgi le spalle alla platea, sempre avendo cura di nascondere il disegno.
Regole
- Non ci sono limiti di tempo (anche se 10 minuti possono essere considerati ampiamente sufficienti)
- Puoi usare solo le parole per spiegare e raccontare il disegno, non valgono gesti o segni
- Nessuno può farti domande o interagire con te (gesti, segni, sguardi ecc)
Obiettivo
Devi riuscire a far riprodurre ESATTAMENTE l’immagine che hai guardato. Quando riterrai di avere dato tutte le istruzioni necessarie (e senza aspettare gesti di assenso) potrai stoppare il gioco e verificare i disegni.
Questo è il disegno che devi far riprodurre e, come dicevo sopra, lo puoi vedere solo tu:
Quando ritieni di aver assolto il tuo compito blocca il tempo e controlla il risultato.
Considerazioni e risultati sul primo gioco di comunicazione
Sei riuscito a svolgere il tuo compito, ovvero a far riprodurre lo stesso disegno? quante persone hanno riprodotto esattamente lo stesso disegno?
- Un risultato del 50% di utenti lo consideriamo sufficiente ma migliorabile
- Tra il 50 e il 70% puoi ritenerti un buon comunicatore
- Tra il 70 e 80% devi solo affinare la tecnica
- Oltre l’80% …complimenti!
Feedback
Adesso prima di procedere facciamo qualche riflessione.
Quando mi sono trovata ad affrontare questo gioco per la prima volta, pur sapendo che non avevo limiti di tempo, mi sono lasciata prendere dalla frenesia. È questo è un errore comune.
La calma aiuta a comunicare
Fai profondi respiri. Questo abbasserà il cortisolo presente nel tuo corpo.
Nella fretta, invece, l’attenzione si sposta su quello che dici, non sulla utilità delle informazioni. Creati uno schema mentale. È più utile e funzionale prima dare le informazioni generali, e poi quelle di dettaglio.
Non sottovalutare le pause, per dare il tempo ai giocatori di capire prima e di agire poi.
Second step del gioco di comunicazione
E adesso passiamo al secondo step del gioco di comunicazione, sulla falsariga di quello appena affrontato: stesso compito ma cambiano le regole.
Ovviamente serviranno ancora delle persone. Ognuna di esse avrà un foglio, quadrettato, e una penna o una matita. E servi tu, la persona che vuole misurare la propria capacità comunicativa.
Fino a qui non cambia nulla.
Cambiano però le regole.
Ci sarà un disegno, lo potrai vedere solo tu e per tutto il tempo che ti serve.
Regole
- Non ci sono limiti di tempo (anche se 10 minuti possono essere considerati ampiamente sufficienti)
- Puoi usare solo le parole per spiegare e raccontare il disegno
- Le persone possono farti domande chiuse a cui puoi rispondere solo SI o NO
Obiettivo
Riuscire a far riprodurre ESATTAMENTE lo stesso disegno. Quando riterrai di avere dato tutte le istruzioni necessarie (e senza aspettare gesti di assenso) potrai stoppare il gioco e verificare i risultati.
Il TUO compito
Questo è il disegno che devi far riprodurre e, come dicevo sopra, lo puoi vedere solo tu:
Le dimensioni delle figure sono:
- quadrato: 5 cm di lato
- rettangolo: 8cm x 4cm
- cerchio: diametro 7 cm
Quando ritieni di aver assolto il tuo compito blocca i disegni e controlla il risultato.
Analisi dei risultati
Come è andata la seconda parte del gioco? Quanto tempo ci hai messo? Di più o di meno del primo gioco?
Sei riuscito a svolgere il tuo compito, ovvero a far riprodurre lo stesso disegno?
- Un risultato del 50% di utenti lo consideriamo sufficiente ma migliorabile
- Tra il 50 e il 70% puoi ritenerti un buon comunicatore
- Tra il 70 e 80% devi solo affinare la tecnica
- Oltre l’80% …complimenti!
Prima di procedere facciamo qualche riflessione.
L’importanza del feedback
Avere un feedback, permette di aggiustare il tiro della propria comunicazione, soprattutto se si ascolta in maniera attenta e attiva.
Le domande poste dai nostri interlocutori sono dubbi a cui non abbiamo saputo rispondere in maniera esaustiva. Ascoltando possiamo rispondere completando le informazioni.
- Ascolta in maniera attiva
- Rispondi a tutte le domande (CHIUSE)
- Completa le risposte aggiungendo le informazioni essenziali senza divagare.
- Usa parole semplici e frasi brevi.
Terzo step
Anche in questo terso step ci sarà un disegno, lo potrai vedere solo tu e per tutto il tempo che ti serve.
Regole
- Hai a disposizione solo 3 minuti
- Puoi usare solo le parole per spiegare e raccontare il disegno
- Le persone possono farti domande chiuse e/o aperte
Obiettivo
Riuscire a far riprodurre ESATTAMENTE lo stesso disegno a chi gioca con te. Se riterrai di avere dato tutte le istruzioni necessarie (e senza aspettare gesti di assenso) potrai stoppare il gioco anche prima dello scadere del tempo e verificare i disegni.
Il TUO compito
Questo è il disegno che devi far riprodurre e, come dicevo sopra, lo puoi vedere solo tu:
Le dimensioni delle figure sono:
- quadrato: 5 cm di lato
- rettangolo: 8cm x 4cm
- cerchio: diametro 7 cm
VIA AL CRONOMETRO!
LEGGI QUESTA PARTE SOLO DOPO AVER TERMINATO IL GIOCO:
Considerazioni
In questo terzo step si è aggiunta una ulteriore difficoltà: il tempo limitato.
Questa limitazione ti ha messo in difficoltà?
Lo stress, e il tempo limitato agiscono sulla sfera cerebrale fino quasi ad inibire la parola.
Quando devi comunicare, non preoccuparti del tempo. Respira a fondo e concentrati. Pensa solo a quello che devi dire senza guardare l’orologio. In ogni caso, ci sarà qualcuno o qualche evento esterno che ti avviserà dello scadere del tempo a disposizione. Ma nel frattempo tu avrai sfruttato ogni singolo secondo senza distrarti.
Nel gioco, per compensare il tempo ridotto, le persone avevano la possibilità di porre domande per meglio comprendere il disegno da riprodurre.
Come le hai gestite?
Imparare a gestire le domande è fondamentale:
- Gestisci tu il tempo da dedicare alle domande, prima comunica e poi rispondi. O rischierai di perdere il filo conduttore del tuo discorso. O, peggio, di generare confusione in chi ti ascolta.
- Se una domanda è fuorviante o non interessa a tutti, isola e rimanda la risposta.
- Se la domanda è pertinente e la risposta può aiutare la tua comunicazione, rispondi subito
- Anche le domande, come le risposte, devono essere chiare. Accertati che tutti abbiano capito.