Lavorare online: il mio percorso

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lavorare da casa online

È possibile lavorare online? Mi hanno  chiesto di spiegare come ci sono arrivata e di raccontare  il mio percorso digitale per Woman in Blog, e lo faccio con entusiasmo.

Nella speranza che il mio racconto possa essere di ispirazione a qualcun altro che magari pensa di essere troppo vecchio per inseguire i suoi sogni e cambiare la sua vita.

C’è sempre tempo per chi ha voglia di mettersi in gioco ed essere felice!

Il web, la mia porta sul mondo

Nella mia vita sono stata prima una dipendente e poi una libera professionista. E adesso sono una (aspirante) nomade digitale.

Cioè nomade forse lo sono sempre stata. Per questo 15 anni fa mi sono guadagnata il nickname di heidigoeswild che ancora mi tengo stretto stretto come una copertina di Linus.

In tutto questo lungo percorso ho sempre avuto dei fidi alleati: un pc e una connessione web. La mia porta sul mondo.

Ma andiamo con ordine.

Ho un passato “normale”, una laurea in ingegneria aerospaziale che mi è costata millemila notti insonni e tanto tantissimo sudore. All’epoca avevo grandi aspirazioni e sogni inesauribili. Poi mi sono scontrata con la realtà. E che botta.

Terminata la laurea ho capito che dovevo imparare l’inglese. E così mi sono regalata un viaggio in California di ben 3 mesi. Prima ho frequentato un corso in un college pubblico e poi ho comprato una tenda e ho affittato una macchina e ho girato lo stato. Sono qui a raccontarlo, dunque sono sopravvissuta. Nomade appunto. Ma quando sono diventata anche digitale?

Il viaggiare mi ha sempre dato tantissimo: una boccata d’aria fresca, una apertura mentale incredibile. La quotidianità, la routine, la zona di confort, il divano…sono tutti elementi che ci legano con catene pesanti e ci impediscono di vedere altre strade, altre possibilità. Durante quel primo viaggio importante in California ho incontrato persone che stavano facendo il loro anno sabbatico.

E io le guardavo con invidia…e mi chiedevo come fosse possibile. Come? L’ho scoperto qualche tempo dopo!

Al mio rientro in Italia ho aggiunto l’inglese alle competenze nel mio cv e mi sono messa alla ricerca di un lavoro.

Essere una donna in un mondo (professionale) di uomini non è mai stato semplice. E io vivo nel nord Italia, dove forse è un po’ più semplice. Ma anche qui di strada verso le pari opportunità ne dobbiamo fare ancora, e parecchia.

Il primo blog

Il mio primo vero lavoro è stato come consulente in ambito informatico. Un buon lavoro ma sentivo che mi stava ingabbiando in una specializzazione sempre più qualificata che vedevo come una trappola mortale. Ho lasciato tutto e con uno zaino in spalla mi sono concessa l’anno più bello della mia vita (fino ad ora): un anno di viaggio per il mondo. Eccolo qui il mio anno sabbatico, 15 anni fa appunto.

Ho aperto il mio primo blog come heidigoeswild su una piattaforma che si chiamava getjealous: raccontavo le mie esperienze di viaggio, i posti che visitavo, le emozioni, le persone. Era un diario personale che condividevo con tutti.

Scrivere semplicemente mi divertiva, lo facevo di getto senza avere la minima conoscenza di SEO, storytelling, posizionamento ecc. E viaggiare mi dava molti argomenti da raccontare. 

In quell’anno ho imparato l’inglese, a cavarmela da sola, ho sperimentato realtà che non sapevo neppure che esistessero…avevo la mente così aperta che al mio ritorno volevo tornare in New Zealand ad insegnare snowboard: e io su una tavola non ero mai stata! Ma sopratutto ho fatto esperienze diverse e molteplici da cui attingo in continuazione e ho rotto le mie “bolle di conoscenza”.

Lo so detto così sembra folle… E alla fine NON l’ho fatto. Ma avrei potuto.

Le scelte

Avevo la mente così aperta che al mio ritorno volevo tornare in New Zealand ad insegnare snowboard: e io su una tavola non ero mai stata! 

Lo so detto così sembra folle… E alla fine NON l’ho fatto. Ma avrei potuto.

Perché i limiti sono sono nella nostra testa!

Sarebbe facile dire che quell’anno è stato meraviglioso e tutto semplice. Invece dico che è stata una scelta. Voluta, fortemente, e mai rimpianta. Ma qui voglio raccontare anche il retro della medaglia: ho lasciato un posto a tempo indeterminato per inseguire questo sogno.

La vita è fatta di scelte. Sliding doors.

Le scelte o le fai tu o ti vengono imposte.

Il mio anno sabbatico e le sue conseguenze

Ma un anno fuori dalla realtà lavorativa non ti viene perdonato. Almeno in Italia.

Al mio ritorno il mondo era andato avanti: ricollocarmi non è stato semplice. Tra un lavoro e l’altro, sono diventata libera professionista.  “Libera” si fa per dire: in pratica avevo i doveri da dipendente ma i diritti di una libera professionista. E con la crisi, sono rientrata tra i tagli alle spese aziendali.

Mi sono trovata alla soglia dei 40 anni,  con delle uscite fisse e costanti e nessuna entrata, e le prospettive davanti a me non erano certo più rosee.

Dovevo competere con neolaureati decisamente meno costosi.

E soprattuto non avevo voglia di ricominciare da zero.

Di nuovo.

Quello che ero, il mio bagaglio di esperienza, di cultura, di conoscenza come poteva essere un ostacolo?

Eppure ero così: troppo qualificata per i lavori più comuni ma al tempo stesso non più competitiva sul mercato.

Il web, un amore che ritorna

È qui che ho mi sono ri-imbattuta nel web.

Avevo già fatto piccole cose, oltre al mio blog di viaggio.

All’epoca (recente, anche se sembrano passati secoli) stavo però cercando un modo per trovare clienti e collaboratori per la mia attività. Avevo avuto l’intuizione che il web potesse essere la soluzione. 

Ho iniziato dunque a studiare, ad appassionarmi, a seguire corsi, leggere libri, seguire webminar….nel web si trova tutto quello che serve. Se non hai i soldi, come accadeva a me, trovi comunque tutte le informazioni di cui hai bisogno. Ti serve solo un po’ più di tempo. E soprattutto prima di avventurarti in un progetto, puoi capire se c’è mercato, se ne puoi fare un lavoro. Non servono grossi investimenti.

Il web ha la capacità e il potere di essere trasversale, di non essere razzista. Non importa la razza il colore l’età il sesso o la religione.

O sei bravo o non lo sei.

E se non piaci al tuo vicino di casa, poco importa. Il web allarga anche i confini!

È un po’ come viaggiare, senza muoversi.

Una porta sul mondo.

Obiettivi e passi concreti

Ma non basta dirsi “voglio cambiare vita”, si deve essere concreti: come la vuoi cambiare? Cosa vuoi fare?

E non parlo di cifre. I soldi sono un mezzo per raggiungere quello che vuoi. Non ci si alza la mattina per 1000-5000 o 10.000€ al mese. Ma per quello che possiamo fare con quelle cifre. E ognuno ha la propria.

Per me, ad esempio, poter lavorare senza necessariamente dover andare in un ufficio era un must. Così come avere del tempo durante il giorno, perché in realtà è la sera che sono più produttiva. Non sono una che si tira indietro quando sono focalizzata e c’è un obiettivo da raggiungere, quindi la mia ambizione non era voler lavorare meno.

E poi desideravo un lavoro che mi permettesse di interagire con le persone. E se stai pensando che il computer sia una barriera invisibile, per me non lo è stata. Anzi. Ho trovato tanta gente disposta a condividere consigli aiuti e informazioni. Questo è forse quello che più mi serviva: le storie di persone che mi spronavano, che ci avevano già provato a cambiare la loro vita, e che ti raccontano anche il come ci sono riusciti.

Se ti dicessero che devi darci dentro per i prossimi 5 anni come una dannata ma con la certezza che tra un lustro sarai felice, non lo faresti?

Il tempo passa in ogni caso. Meglio rischiare.

Ci vuole coraggio per essere felici.

In base ai miei obiettivi quindi ho deciso di specializzarmi nella comunicazione sul web, soprattutto sui social, e di dedicarmi al marketing, in versione digitale. Insomma una direzione che mi permetta di gestire il lavoro attraverso il computer e una connessione. E tutti gli altri infiniti strumenti digitali.

Abbiamo a disposizione tutti gli strumenti e i to0l per poterlo fare.

Lavorare online

Ho iniziato gestendo i social per un paio di imprese locali. Ho organizzato degli eventi pubblicizzandoli sul web. Ho ottenuto i primi risultati. Ho aperto il blog dove racconto quello che faccio. Mi sono promossa su Linkedin. Mi sono iscritta ai forum dove rispondo alle domande. Ho lavorato su quello che viene definito il mio personal branding.

Se le persone sanno cosa e come lo faccio, quando hanno bisogno di me, mi cercano.

E così sono arrivati altri clienti.

Ho anche ben chiaro il mio perché: l’attività digitale è il mio modo di migliorare il mondo. Le storie altrui hanno ispirato me. Magari la mia storia servirà a qualcun altro. Dal web ho avuto e al web restituisco.

Continuo a studiare, a provare e a sperimentale. Non sono certo arrivata. Ma sono sicuramente più felice. Non sono rimasta immobile. Ho aperto la mia mente.

La vita è troppo breve per alzarsi la mattina con dei rimpianti. Quindi ama le persone che ti trattano bene e dimenticati di quelle che non lo fanno. Credi che tutto accade per una ragione: Se arriva un’occasione, coglila! Se essa ti cambia la vita, lasciala fare! Nessuno ha detto che sarebbe stato facile, hanno solo promesso che ne sarebbe valsa la pena.

Harvey Mackay

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