Come rispondere No alle domande gratuite?
Se sei un content, un coach o comunque una persona che produce contenuti free online, ti sarà sicuramente capitato di ricevere dei messaggi privati nei quali ti vengono poste delle domande veloci, richieste di informazioni, che si rivelano delle vere e proprie consulenze.
Quando rispondere a tutte le domande
Se non è la prima volta che arrivi su uno dei miei contenuti hai già visto altri video, avrai notato che io produco effettivamente molti contenuti e molti tutorial, anche gratuiti.
E in questi contenuti io cerco di essere il più esaustiva possibile.
Se sei all’inizio della tua carriera e
- non hai un personal brand ben sviluppato,
- non hai delle vendite
- non hai clienti
allora hai bisogno di creare dei contenuti gratuiti e di rispondere a tutte le domande che ti vengono sottoposte.
Questo perché rispondere alle domande ti permetterà di acquisire esperienza e di avere i feedback sui quali puoi costruire tutto il resto del percorso per capire qual è il tuo pubblico target e anche che tipo di contenuti e informazioni si aspettano da te.
Quando iniziare a mettere dei limiti alle domande
Se però sei in un momento diverso del tuo business
- hai già un posizionamento ben definito
- hai già fatto tutte le ricerche di mercato
- hai capito qual è il tuo pubblico target
allora hai bisogno di imporre dei limiti e smettere di rispondere a qualsiasi domanda.
Cambia il tuo mindset
A volte può essere difficile smettere di rispondere.
Io ho dovuto cambiare il mio modo di pensare, il mio mindset, e smettere di sentirmi in colpa ogni volta che non rispondevo a una domanda che mi veniva fatta privatamente o sotto uno dei miei video.
Pensa al tuo benessere
Il tempo che abbiamo a disposizione è limitato e io, così come te, sono la prima persona a dover rispettare quelli che sono i miei limiti, il mio lavoro e anche i miei clienti.
Hai presente quando in aereo, durante le spiegazioni delle procedure di emergenza, ti suggeriscono di indossare per primo tu la mascherina prima di aiutare gli altri?
È esattamente quello che succede anche in questo caso: il tuo benessere deve essere al primo posto.
Se non stai bene e non hai abbastanza energia e benessere per te, il tuo lavoro e la tua vita, difficilmente potrai riuscire ad aiutare anche altre persone.
Una volta che avrai raggiunto questo tipo di mindset, vedrai che ti sarà più semplice ignorare certe domande.
I social non sono un gruppo di coaching
La seconda cosa che ho imparato negli anni è che non è una mia responsabilità riuscire a portare tutti dal punto A al punto Z in modo che riescano a risolvere tutti i loro problemi, soprattutto in questo momento storico dove Internet ci mette a disposizione qualsiasi genere di risorsa.
Basta semplicemente andare a cercare.
Io ho capito che continuare a rispondere alle persone che mi facevano queste domande, davo loro un disservizio.
Continuando a fornire la risposta già pronta, queste persone non saranno in grado di sviluppare la soft skill che viene definita problem solving e non riusciranno neanche a sviluppare il pensiero laterale.
Pretenderanno sempre di avere una risposta pronta e precisa per il loro bisogno e questo molto probabilmente impedirà di ottenere risultati.
Che messaggio implicito vuoi dare alla tua community?
Inoltre, continuando a rispondere gratuitamente a tutte le persone che mi facevano delle domande, il messaggio che io fornivo era che le persone non avrebbero dovuto pagarmi per ottenere una mia consulenza o per seguire uno dei miei percorsi a pagamento e che potevano sempre far riferimento a me come persona (e questo ovviamente mi impedirebbe di crescere) e anche di non dover rispettare né il mio tempo né le mie competenze.
Elimina il senso di colpa
Quando inizierai a impostare e a mettere delle barriere e a non rispondere a tutti quelli che ti fanno delle domande privatamente, sicuramente ci sarà qualcuno che si arrabbia.
Anche a me è capitato più volte perché non ricevono le risposte o perché non la ricevono nel tempo che loro desiderano.
Molto spesso queste persone fanno leva anche sul tuo senso di colpa:
“Se mi rispondi a questa domanda io capirò che sei la persona che cerco e poi ti comprerò almeno 10 ore di consulenza… E poi ti porterò almeno 100 altri clienti”.
Spoiler: non preoccuparti e non pensare che stai rinunciando a potenziali clienti! Non succede mai.
Inoltre ricorda che tutte quelle persone che si arrabbieranno con te e che probabilmente torneranno anche a mandarti dei messaggi non troppo piacevoli, stanno raccontando qualcosa di loro stessi e delle loro frustrazioni, non di te.
Come rispondo ai messaggi privati
A questo punto ti starai chiedendo come rispondo alle persone che mi scrivono in privato.
Ci sono due scenari possibili:
- ho già trattato quell’argomento
- non ho mai parlato di quel tema
Non ti pensare che le persone che ti scrivono abbiano consumato tutti i tuoi contenuti, video o scritti.
-
Ho gia trattato l’argomento
È possibile che la domanda che ti viene sottoposta abbia già una sua risposta in uno dei tuoi contenuti.
In questo caso io non faccio altro che indirizzare a quel contenuto, avendo già una libreria piuttosto vasta di contenuti gratuiti.
Probabilmente quello che succederà è che io in quel video sono andata molto più a fondo rispetto alla risposta che la persona si aspetta.
In questo caso la persona che mi ha fatto la domanda sarà già più che contenta.
2. Non ho risposto in nessun contenuto
Se invece questo non succede, e magari la risposta non è contenuta all’interno di quel contenuto, probabilmente la persona tornerà a scrivermi dicendo che non ha trovato la giusta risposta.
A questo punto gli rispondo:
“Ciao —–, hai ragione, in nessuno dei miei contenuti ho già risposto a questa domanda. Mi segno la tua richiesta e sicuramente la aggiungerò alla lista degli argomenti che affronterò in futuro“.
Certo, sicuramente la persona non riceverà la sua risposta, ma non si sentirà completamente trascurata.
Crea un database di possibili contenuti
Ricordati che con i contenuti gratuiti riesci ad aiutare molte più persone rispetto a quello che faresti rispondendo singolarmente ad ogni domanda.
In questo modo, comunque, potrai sempre avere dei feedback e quindi generare un loop infinito.
Le persone ti fanno una domanda, rispetto a questa crei un nuovo contenuto gratuito e così avrai una libreria sempre più completa a cui poter indirizzare le persone.
Rispetta sempre il tuo lavoro e anche i tuoi clienti
Immaginati come si sentirebbero le persone che hanno deciso di investire il loro tempo e i loro soldi per acquistare uno dei tuoi servizi a pagamento, se tu fornissi gli stessi contenuti premium anche a chi ti fa delle domande, senza invece ricompensarti.
Se quindi rispondessi personalmente e privatamente a tutti quelli che ti fanno delle domande gratuitamente, non sarebbe corretto.
Quello che io faccio invece è rispondere così:
“Non faccio consulenze private, quelle sono riservate ai miei studenti o ai miei clienti. Se hai ulteriori richieste specifiche sei il benvenuto a scrivermi qui e sicuramente le aggiungerò alla lista dei contenuti che andrò a sviluppare prossimamente. Se invece hai bisogno di un supporto diretto da parte mia, puoi considerare di accedere a uno dei miei servizi, acquistare un corso oppure una consulenza“.
Rispondendo in questo modo avrai chiarito alla persona che adesso è una sua scelta e ha la possibilità di prendere due strade:
- aspettare che tu risponda alle sue domande e alle sue richieste con uno dei tuoi prossimi contenuti gratuiti (non sapendo però quando questo succederà),
- oppure decidere di investire il suo tempo e i suoi soldi per un percorso a pagamento con te.
E tu come ti comporti?
Fammelo sapere