Aumenta la concentrazione: usa i suoni binaurali

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Aumenta la concentrazione con i suoni binaurali

Quanto è importante il suono nella nostra vita? Quali suoni aiutano la concentrazione?

Ho posto questa domanda sui miei social:

Cosa ascolti quando hai bisogno di concentrazione?

– Musica, magari classica?
– Radio?
– Cerchi il silenzio più assoluto?
– Lasci YouTube o Podcast in sottofondo?
La maggior parte delle persone ha risposto che per una concentrazione profonda preferisce il silenzio.
Il suono è stato identificato come un elemento in grado di modificare il nostro stato d’animo sin dagli antichi Egizi.
Al giorno d’oggi la psicoacustica e il neuromarketing portano avanti numerosi studi per capire come il sono possa influenzare il comportamento umano.
L’uso di musica in alcune manifestazioni sportive viene addirittura vietato perché considerato doping.
I suoni e la musica hanno la capacità di influenzare il nostro cervello portandolo a vibrare su determinate frequenze e a seconda della frequenza, stimolare un particolare stato emotivo.

Cosa sono i suoni binaurali

I suoni binaurali sono stati scoperti in Prussia dal dottor Heinrich Wilhelm Dove nel 1839.
Essi sono in grado di portare il nostro cervello in un determinato stato vibrazionale.
I suoni binaurali non sono altro che suoni che hanno frequenze diverse tra orecchio sinistro e destro. Questa differenza di frequenza stimola il cervello a compensare producendo una frequenza di differenza.
Quindi è possibile portare il cervello ad un particolare stato vibrazionale ben preciso usando delle vibrazioni esterne.

Onde cerebrali e vibrazioni

Per capire come funzionano i suoni binaurali dobbiamo prima capire come funziona il nostro cervello.
I nostri pensieri, le emozioni e le nostre azioni sono legati ai neuroni. Le onde del cervello infatti sono generate da impulsi elettrici che lavorano all’unisono, da masse di neuroni che interagiscono tra loro e che creano queste onde cerebrali.
Nel cervello i neuroni, per comunicare, utilizzano degli impulsi elettrici, dando vita a un’attività elettrica, rilevabile tramite EEG (Elettroencefalogramma) sotto forma di onde cerebrali.
Le onde cerebrali sono divise in cinque diverse larghezze di banda, che vanno a formare lo spettro di coscienza umana e sono state divise a seconda delle frequenze in:
  • Gamma (30-42 Hz) sono rare ed emesse durante stati di estasi, compassione e profonda ispirazione
  • Beta (14-30 Hz) sono rilevabili durante stati di agitazione, concentrazione e di attività mentali molto intense.
  • Alfa (8-13.9 Hz) sono proprie della veglia e del rilassamento leggero
  • Theta (4-7.9 Hz) meditazione profonda e la fase REM del sonno
  • Delta (0.1-3.9 Hz) sonno profondo

Come funzionano i suoni binaurali

I suoni binaurali sono in grado di produrre nel cervello, tramite il fenomeno della risonanza, onde cerebrali di una particolare frequenza e di generare quindi lo stato mentale corrispondente a quella frequenza.
Se il cervello viene, ad esempio, stimolato tramite due suoni che hanno una differenza di frequenza che rientra nelle onde Theta, la persona si ritrova gradualmente in uno stato di profondo rilassamento.
La stimolazione uditiva mediante i toni binaurali influenza l’attività elettrica del cervello in modo non invasivo.

L’uso dei suoni binaurali  può quindi stimolare e aiutare la memorizzazione in molti modi diversi:

  • il rilassamento
  • memorizzazione
  • creatività
  • capacità intuitive

e per questo negli ultimi anni sta diventando fondamentale anche nel marketing e nell’advertising.

Basti pensare a tutti quei brand che hanno playlist o musiche dedicate all’interno dei loro store che diventano poi elemento differenziante e caratterizzante sul mercato.

Negli Stati Uniti sono stati depositati più di 171 brevetti di software o tecnologie basate sui suoni binaurali per modificare in modo controllato gli stati mentali.

Ricerche sui suoni binaurali

Una ricerca statunitense ha preso in esame la memoria di lavoro, un tipo di memoria a breve termine. Il compito a cui i partecipanti sono stati sottoposti era quello di individuare la corrispondenza o diversità fra due immagini mostrate a distanza di 4 secondi.
Questo mentre ascoltavano suoni binaurali a 5 (onde Theta), 10 (onde Alfa) e 15 Hz (onde Gamma).
È emerso che l’accuratezza con cui le persone svolgevano il compito aumentava soltanto mentre erano stimolati alla frequenza di 15 Hz, che corrisponde proprio allo stato di concentrazione attiva.
Il numero di risposte corrette peggiorava invece ascoltando le altre due frequenze, che caratterizzano stati di meditazione profonda (5 Hz) e rilassamento leggero (10 Hz).

Effetti sperimentati con i suoni binaurali

Combattere gli stati d’ansia

Una stimolazione sonora di 20 minuti con frequenze nel range delle onde Delta e Theta, ascoltata per 20 minuti 5 volte a settimana per 4 settimane possa aiutare a combattere gli stati d’ansia.

Effetto analgesico

I suoni binaurali, ascoltati per un tempo di 10 minuti, sono stati in grado di ridurre la percezione del dolore in pazienti del pronto soccorso. 

Vuoi provare un’esperienza acustica immersiva?

In questo video viene usata la tecnologia binaurale per fornire al cervello le stesse informazioni che gli arriverebbero da una situazione reale.
Metti le cuffie e ascolta: 

Come usare i suoni binaurali per la concentrazione

Infila le cuffie.

Cerca un suono o un video (su YouTube o Spotify ne troverai moltissimi) della giusta frequenza (focus ad esempio). e ascolta.

In pochi istanti ti troverai in uno stato di flusso e di isolamento dal resto del mondo.

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