Come hai scelto la foto del tuo profilo LinkedIn?
Ho già parlato a lungo dell’importanza di una corretta scelta della foto del tuo profilo LinkedIn.
Queste sono le caratteristiche che deve assolutamente avere:
- Foto in primo piano
- Volto leggermente sorridente
- Immagine che ritrae solo te
- Abito da lavoro
- Sfondo contrastante
Oltre alle regole base relative all’immagine, ci sono anche delle motivazioni neuroscientifiche che ci fanno capire perché una corretta scelta della foto utilizzata per il profilo di LinkedIn può aiutarti a catturare l’attenzione.
Diversi studi dimostrano che la prima impressione che si ha di una persona appena incontrata si forma in meno di mezzo secondo (First Impression: Making Up Your Mind After a 100-Ms Exposure to a Face, Janine Wills)
Gli elementi principali su cui basate a livello inconscio per creare questa prima impressione sono la fisiognomica, l’espressione facciale e il look, inteso come l’apparenza generale di una persona. Persino che afferma di essere libero dai pregiudizi è inevitabilmente influenzato sia dall’aspetto generale degli altri, sia da singoli dettagli del loro abbigliamento. Sono sufficienti le scarpe indossate a generare un voi un’idea sulle principali caratteristiche della personalità.
HCE – Scienze delle interazioni Umane Vol.1
Cosa colpisce il nostro cervello quando guardiamo il volto di una persona?
Le ricerche ci dicono che tendiamo a preferire un volto i cui occhi hanno la pupilla leggermente più dilatata.
(The role of Pupil Size in communication – E. H. Hess)
Uno sguardo corrucciato, invece, trasmette segnali meno positivi. E questo avviene anche quando la fronte è aggrottata o gli occhi semichiusi a causa del sole frontale.
Ti sei mai chiesto perché quando parli con una persona che indossa gli occhiali da sole questo ti infastidisce?
Oltre a non essere molto educato, gli occhi ci trasmettono parecchi stimoli, non verbali!
Queste reazioni inconsce sono stimolate non solo quando osserviamo una foto, ma anche in un video, una live, una riunione o un webinar.
Sono numerose le micro espressioni facciali che il nostro cervello coglie (andando poi ad influenzare scelte e comportamenti) anche quando non ce accorgiamo.
Quando non incroci con lo sguardo l’obiettivo, dai l’idea che non stai guardando direttamente gli occhi del tuo interlocutore – e quindi ne deriva una sensazione di poca attenzione.
È un tema molto affascinante, e allo stesso tempo complesso, trattato dall’intelligenza comportamentale.
Fai sempre ben attenzione a non generalizzare l’interpretazione dei gesti:
❌ braccia conserte: chiusura. Magari è solo un gesto di comodità.
❌ toccarsi il naso: menzogna. Può essere semplicemente un gesto indicatore di un disagio o una preoccupazione.
Ogni gesto va letto e interpretato nel suo contesto!
Sfrutta le neuroscienze per colpire l’attenzione con tua immagine di Linkedin
Tutte queste reazioni avvengono non solo in presenza, ma anche sul web ogni volta che scegliamo di utilizzare un’immagine.
In questo caso dobbiamo stare più attenti poiché non abbiamo modo di verificare direttamente le reazioni provocate.
Come puoi sfruttare queste conoscenze sul web per catturare l’attenzione?
Ecco alcuni tips utili:
1 – guarda nell’obiettivo quando scatti/ti fai scattare la foto per il tuo profilo LinkedIn
2 – se fai live non guardare la tua immagine sul cell o sullo schermo per non dare l’impressione che stai osservando altro
3 – se fai webinar non farti distrarre da ciò che succede attorno. Togli le notifiche e scegli un luogo isolato e silenzioso.
4- se devi prendere un oggetto anticipa a voce il tuo movimento. In questo modo chi ti osserva non penserà che stai guardando altro.
5 – se parli al telefono, sorridi. Non ci crederai ma il tuo interlocutore se ne accorgerà anche senza vedere il tuo volto
6 – se usi la tua immagine, o quella di una persona, per la foto di copertina di Linkedin o in una landing page, fai in modo che lo sguardo sia rivolto alla CTA o all’offerta. In questo modo anche lo sguardo del tuo lettore tenderà a seguire la stessa direzione.