Avere una LinkedIn Content Strategy ti permette di pubblicare i contenuti migliori per attrarre i clienti in target, e non quelli che ti portano solo like (vanity metrics).
- Cosa postare su LinkedIn?
- Quali contenuti funzionano su LinkedIn?
- Come funziona l’algoritmo di LinkedIn?
Queste sono alcune delle domande che mi vengono poste molto spesso durante le sessioni di LinkedIn coaching.
A differenza del completamento e l’ottimizzazione del profilo, che viene fatta una sola volta, la produzione dei contenuti richiede presenza, tempo e costanza.
Ma non ti spaventare: ti assicuro che gli sforzi necessari per farti conoscere o affermare ulteriormente il tuo personal branding saranno ben ripagati in termini di risultati ottenuti.
Inoltre la produzione di contenuti interessanti non solo ti aiuterà nel tuo personal branding, ma anche nella costruzione di un network di business.
E, soprattutto, una volta organizzato il calendario editoriale, non ti serviranno ore preziose della tua giornata per la produzione di post!
Attenzione: quello che leggerai in questo articolo è frutto dei miei studi sulla piattaforma, della mia personale esperienza e dei test che ho fatto con i miei clienti.
Non ho accesso in alcun modo all’algoritmo segreto di Linkedin!
Perché pubblicare contenuti su LinkedIn?
Se per caso ti stai chiedendo perché dovresti pubblicare contenuti su LinkedIn e non limitarti ad aggiornare il tuo profilo, ecco la tua risposta:
For 91% of marketing executives, LinkedIn is the top place to find quality content.
(Source: LinkedIn)
Il 36% degli utenti di LinkedIn si affida al proprio feed di LinkedIn per ricevere le ultime notizie.
Se guardiamo solo ai canali di social media, Facebook, Twitter e LinkedIn sono le prime tre scelte per rimanere aggiornati con le ultime notizie:
- la maggior parte degli utenti di Internet fa affidamento sui loro feed di Facebook per le notizie
- Twitter è la seconda opzione più popolare tra gli utenti dei social media
- il 36% degli utenti, LinkedIn è il posto dove andare per le notizie più recenti
Sebbene LinkedIn sia al terzo posto in questo elenco, la percentuale di utenti che utilizzano il proprio feed LinkedIn per ottenere nuovi contenuti da Internet è aumentata dal 16% nel 2014 al 36% nel 2016.
Quindi LinkedIn è ancora popolare? La risposta è si.
(Source: Hubspot)
Quando iniziare a pubblicare su LinkedIn
Prima di pubblicare post o articoli, o anche di interagire con altre persone, controlla e rivedi il tuo profilo.
Iniziare a postare contenuti infatti attirerà interesse da parte delle persone in contatto con te (e non solo). Ma se poi qualcuno arriva sul tuo profilo e non capisce SUBITO di cosa ti occupi o se potresti essere una risorsa, capisci che rischi di perdere occasioni importanti.
Solo dopo aver ottimizzato il profilo ti consiglio di passare ai contenuti.
Come ripeto spesso nei miei corsi, Linkedin è social network. Questo significa che oltre alle interazioni (network) è anche un piattaforma dove trovare contenuti (social)!
“Solo 3 milioni di utenti LinkedIn condividono contenuti ogni settimana”
(fonte Linkedin)
Questo significa che il tasso di pubblicazione su LinkedIn è piuttosto basso.
Infatti se solo 3 milioni di membri (su 660 milioni al momento della statistica – ora sono molti di più) pubblicano contenuti settimanalmente, questo è meno dello 0,5% della base di utenti globale di LinkedIn! Anche se considerassimo solo gli utenti mensili attivi di LinkedIn, la percentuale di persone che pubblicano su questa piattaforma sarebbe dell’1,15%, che è ancora decisamente bassa.
Questo significa che pubblicare su LinkedIn, data l’ampia base di audience della piattaforma, ti permette di emergere e farti notare più facilmente, i post su LinkedIn non hanno la stessa difficoltà presente negli altri social per catturare l’attenzione.
Guardando le statistiche dei motivi per cui le persone si iscrivono, scopriamo che moltissime persone usano LinkedIn per mantenersi informate e per trovare informazioni rilevanti per il proprio settore.
Attualmente, le strategie B2B su LinkedIn sono più comuni di quelle B2C poiché storicamente è stata la piattaforma di social media preferita dalle aziende B2B desiderose di raggiungere un pubblico professionale.
Negli ultimi anni LinkedIn ha introdotto molte funzionalità per indirizzare questo pubblico in base a titolo professionale, istruzione, anzianità, settore e azienda, tutti attributi importanti del pubblico B2B.
“Vediamo più B2C che utilizzano LinkedIn rispetto agli anni passati, ma LinkedIn non funziona per tutti i B2C”, ha affermato Jillian Ryan, analista principale di eMarketer.
La crescita di LinkedIn come strumento di marketing ha in parte rispecchiato la crescita degli utenti che abbiamo visto su LinkedIn come piattaforma.
“LinkedIn ha una grande quantità di dati di prima parte su un pubblico professionale e capacità di targeting B2B uniche, che lo rendono un luogo ideale per coinvolgere i responsabili delle decisioni aziendali. Ciò continuerà a promuovere un maggiore utilizzo della piattaforma come strumento di marketing nei prossimi anni”,
ha affermato Oscar Orozco, analista senior di previsione di eMarketer.
Come sfruttare l’algoritmo di LinkedIn?
Come funziona l’algoritmo di LinkedIn
Dell’algoritmo di LinkedIn ne ho già parlato a fondo in un altro articolo, quello che ci interessa ricordare qui è che per scriviamo per le persone.
Su LinkedIn i contenuti vengono mostrati anche a distanza di tempo dalla loro pubblicazione se riscontrano l’interesse del pubblico. In pratica, più i post sono rilevanti e più l’algoritmo premierà i tuoi contenuti continuando a mostrarli.
Posta contenuti di qualità, ad intervalli irregolari e anche nei week end.
Dai un boost iniziale ai tuoi post: ecco come
Come ti ho spiegato più engagement riceve il tuo post immediatamente, meglio è!
Come puoi fare per ottenere questo boost?
- Ottimizza i tempi di pubblicazione in base alle tue analytics
- Tagga le persone per chiedere un loro commento
- Utilizza gruppi WhatsApp/Telegram/Dm o i POD con i tuoi colleghi e collaboratori, per dare un boost iniziale ai tuoi contenuti
- Stimola la conversazione
- Interagisci e rispondi ai commenti
- Aggiungi una CTA che porti i lettori a compiere un’azione specifica:
- cosa ne pensi?
- commenta con un emoji o una parola specifica
- tagga una persona che può essere interessata
La bellezza dell’algoritmo di LinkedIn è questa: finché il tuo post avrà un buon rendimento, continuerà a comparire nel feed!
E questo al momento non accade in nessun altro social!
Leggi anche questo articolo per capire l’anatomia di un post perfetto.
Content strategy: cosa pubblicare su LinkedIn?
Come avrai capito, avere una strategia di contenuti è quindi fondamentale per:
- Non rimanere mai a corto di idee
- Avere un calendario editoriale strutturato
- Coinvolgere il pubblico
- Essere costante
- Attrarre il pubblico in target
Adatta i contenuti LinkedIn al tipo di lettore
Non tutte le persone che vedranno i tuoi contenuti saranno nella stessa fase del funnel. Che cosa significa?
Ci sarà qualcuno che non ti conosce, qualcuno che ti ha appena scoperto/ conosciuto, qualcuno che ti segue da tempo e infine qualcuno che magari è anche già tuo cliente.
Questa eterogeneità di lettori deve essere tenuta presente anche nella produzione e pubblicazione dei contenuti.
La tipologia di contenuti avrà dunque obiettivi diversi a seconda della fase del funnel in cui si trova il tuo lettore:
Persone che non ti conoscono
- TOFU (parte alta del Funnel): i contenuti avranno l’obiettivo di AWARENESS: trasformare gli sconosciuti in qualcuno che potenzialmente è interessato al tuo prodotto/servizio
Persone che ti conoscono e sono interessate
- MOFU: (parte centrale del funnel) i contenuti avranno l’obiettivo EVALUATION cioè di trasformare il prospect in qualcuno che è interessato a quello che hai da offrire
Persone sono interessate e che potrebbero acquistare
- BOFU (parte centrale del funnel): i contenuti avranno l’obiettivo CONVERSION cioè convertire i lead in clienti
LinkedIn Tactical plan
Per aiutarci nella stesura di un piano editoriale, LinkedIn ha pubblicato un content marketing tactical plan molto dettagliato:
tactical-plan-linkedinCome puoi osservare è piuttosto impegnativo da sostenere e mantenere se non hai altre risorse (persone) a disposizione.
Il mio consiglio è di postare 2-3 volte max per settimana sul profilo personale e di usare una strategia diversa sulla pagina aziendale, dove i contributi possono essere di diverso genere.
La tua LinkedIn content strategy dovrà essere diversa a seconda che pubblichi sul profilo personale o sulla pagina aziendale. Ecco di seguito qualche idea.
Cosa pubblicare sul Profilo personale LinkedIn
- Prediligi post piuttosto che articoli, performano meglio. I post dei profili personali tendono ad avere prestazioni migliori di quelli pubblicati attraverso le pagine aziendali. Questo è spiegabile poiché le persone vogliono connettersi con altre persone su LinkedIn prima di connettersi con marchi e aziende. Usa delle immagini (colpiscono molto di più l’attenzione) ma solo se e quando sono attinenti e rilevanti rispetto al contenuto testuale del post. Crea un tuo stile, font e colori (puoi usare Canva, Crello o tool simili) in modo che anche a colpo d’occhio i tuoi post siano distinguibili dagli altri. Se possibile, evita immagini stock.
- HOOK Inizia il post con una domanda per attirare il lettore o un gancio in primo piano per invogliare a leggere il resto del contenuto.
- Usa gli hashtag per categorizzare il tuo post. Inserisci 2 o 3 hashtag al massimo.
- Sii costante ma evita di postare sempre negli stessi giorni o gli stessi orari. Alcuni dei miei risultati migliori li ho ottenuti con post pubblicati di sabato, un giorno che tendenzialmente è considerato di basso engagement.
- Interagisci con post di altre persone, commenta, lascia una reaction.
- Non escludere completamente gli articoli dalla tua strategia: usali per raccontare casi studio o andare più nel dettaglio tecnico e per portare il lettore magari sul sito e convertire. Dimostra la tua competenza e autorevolezza. Negli articoli non hai i caratteri limitati dei post.
Cosa pubblicare sulla Pagina Aziendale LinkedIn
La pagina è la voce ufficiale dell’azienda, di conseguenza i contenuti dovrebbero essere più istituzionali e sicuramente in linea con il TOV aziendale.
Ecco alcune idee.
#1 Employee advocacy
Molto spesso si vedono pagine non supportate o seguite neppure da chi nell’azienda ci lavora. Se chi lavora in azienda non trova interessanti le informazioni dell’azienda stessa, perché dovrebbe farlo chi è estraneo? Colleghi e dipendenti sono la migliore risorsa per iniziare a far crescere il numero dei follower.
Definisci un programma di employee advocacy (guarda l’intervista a Stefania Boleso):
- Incoraggia collaboratori e dipendenti a connettersi con la pagina aziendale.
- Coinvolgili nella creazione di un calendario editoriale di contenuti: la loro professionalità verrà esaltata e la pagina avrà più contenuti. Altre azioni utili:
- interazioni con i post
- condivisioni
- commenti
#2. Pubblica contenuti di valore
Pubblica contenuti interessanti e di valore, e non limitarti a notizie solo del tuo brand. Usa un mix tra notizie interne ed esterne.
#3. Utilizza immagini e video
Inserisci foto o video a supporto del post testuale: le immagini catturano immediatamente l’attenzione
#4. Sfrutta i gruppi
Condividi i contenuti anche nei gruppi di settore, se rilevanti, o creane uno tuo. Ricordati però che un gruppo necessita tempo per una corretta gestione.
#5. Sfrutta le funzionalità delle pagine per target diversi
Linkedin mette a disposizione le pagine vetrina per poter creare delle sotto pagine dedicate solo a determinati prodotti o ad audience specifiche.
Se hai un pubblico internazionale usa la possibilità di inserire diverse lingue.
Se vuoi avere delle idee per trovare i contenuti, leggi questo articolo.
Quando postare su LinkedIn
La continuità dei contenuti è molto importante sulle piattaforme social e LinkedIn non è da meno.
Questo però non significa dover postare in continuazione e più volte al giorno.
Come già detto in precedenza, un contenuto può continuare a rimanere visibile anche per diversi giorni se i lettori continuano a reputarlo interessante.
Questo significa che se pubblichi altro subito dopo, LinkedIn non avrà alcun interesse a mostrare nel feed tutti i tuoi contenuti.
In pratica andrai a autolimitare la tua stessa visibilità!
Se un tuo contenuto è andato virale, molto probabilmente quello successivo non sarà mostrato così tanto, anzi ci sarà un calo drastico di visibilità. Per poi risalire con il contenuto successivo.
E se invece rallenti la produzione di contenuti per qualche giorno, molto probabilmente appena pubblicherai nuovamente, l’algoritmo ti aiuterà.
Sto ancora testando, ma numeri alla mano come indicazione di massima ti direi di non superare le 3 pubblicazioni settimanali (in questo video ti mostro anche i dati e i numeri che al momento mi hanno portato a questa conclusione),
Fermo restando che devi conoscere la tua audience e analizzare i risultati a posteriori.
Io da oltre un mese pubblico anche il sabato e contrariamente a quello che ho spesso letto nei manuali, devo dire che sono proprio questi miei post quelli che stanno raggiungendo i risultati migliori.
Insomma, non ti resta che provare e poi analizzare i tuoi risultati.
E anche l’intervista con Filippo Piras, Marketing Manager di Shield, la piattaforma di LinkedIn analytics.
Vuoi un aiuto per definire una strategia su LinkedIn e costruire il tuo piano editoriale?
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